Cthulhu by Gaslight - L'Unicorno Alato

L'Unicorno Alato
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Cthulhu by Gaslight

L'Unicorno Alato > Cronache dell'Unicorno
Di infestazioni fungose, incubi e oscurità...

18 ottobre 1892
L'ufficiale prussiano Helmut Ferdinand e la dottoressa Doroty Morrison si incontrano per una passeggiata nel posto sbagliato. A seguito di alcuni disordini causati da una manifestazione di suffragette, tutti i presenti, coinvolti o meno, vengono raccolti dalle carrozze della polizia e portati al commissariato di Hyde Park. Qui vengono sottoposti ad una breve serie di domande, atte a comprendere un loro eventuale coinvolgimento. Pochi istanti prima di essere rilasciati, all'interno del commissariato fa la comparsa un uomo bendato, pieno di pustole e con degli occhiali scuri che celano completamente i suoi occhi.
Questi si accascia a terra e viene immediatamente raggiunto dalla dottoressa e dall'ufficiale, fra le braccia del quale praticamente spira implorando di trovare una certa Susan. Un vapore bluastro esce dalla sua bocca e gli occhiali cadono rivelando delle orbite vuote dalle quale gocciola un denso liquido bluastro. L'ispettore di Scotland Yard, Athelney Jones, si ritira colto da un malore, mentre l'unico agente rimasto fa uscire le persone terrorizzate ed inorridite dalla stanza. Helmut ne approfitta per ispezionare il corpo del defunto trovando l'etichetta di un sarto cucita sui vestiti ed un foglio, la ricevuta di un trasporto con la East Indies Steamship co. intestata a Alfred Widebanks e signora. L'ufficiale nasconde la ricevuta nella propria tasca, mentre la dottoressa è perplessa per il fatto che il corpo sembra essere in un avanzato stato di decadimento e che probabilmente il vapore bluastro poteva essere causato da una qualche infestazione. Sarà il patologo di Scotland Yard ad occuparsi del cadavere e i due investigatori lasciano il luogo pronti a cominciare le loro indagini. Non vengono però a capo di molto: ai magazzini della società navale sono ancora conservati dei bauli appartenenti ai Widebanks ma senza una delega non possono essere ritirati da altri. Quella notte, Dorothy ha uno strano sogno piuttosto inquietante. I due proseguono con le ricerche: in biblioteca scoprono che Alfred Widebanks era un entomologo. Intanto il patologo ha terminato di esaminare i corpi e l'ispettore di Scotland Yard convoca coloro che erano presenti quando l'uomo era definitivamente deceduto. L'uomo, ancora sconosciuto per la polizia, è morto a causa di una malattia tropicale, un'infestazione da funghi ancora sconosciuta, che potrebbe rivelarsi contagiosa. Per ora non sembra sia necessaria una quarantena ma qualora gli investigatori dovessero notare dei peggioramenti di salute, sono invitati a comunicarlo immediatamente al dottor Spencer.
Dopo l'incontro col patologo, Helmut si reca al Circolo Ufficiali, dove incontra Bartolomy Fairgraves. Decide di condividere con l'ex-dragone la sua disavventura e assieme i due decidono di proseguire le indagini per chiarire la faccenda. La mattina del 20 ottobre i due militari si recano alla sartoria dove scoprono che il defunto Widebanks aveva lasciato come indirizzo quello del college universitario. Il luogo non è molto distante, e i due vi si recano decidendo poi di effettuare una breve ricerca alla biblioteca. Tornati all'università, incontrano il Dr Arbuthnot Granger, studioso di malattie tropicali, amico e compagno di viaggio dei coniugi Widebanks, anch'egli rientrato da poco dall'estremo oriente. Il Dottor Granger, che ha ricevuto poco prima anche la visita di Scotland Yard, afferma di essere ora preoccupato per la sorte di Susan, la moglie del deceduto Albert, e non si dimostra particolarmente sorpreso per la misera fine del suo collega entomologo. Afferma, infatti, che Widebanks aveva cominciato a manifestare problemi di salute, fisica e mentale, fin dal loro arrivo a Singapore, fino al punto di dover essere riportato a Londra dalla moglie. Il ricercatore, raccomanda di essere avvisato, diretttamente o indirettamente attraverso il patologo della polizia, con cui collabora, qualora dovessero manifestarsi sintomi correlati ad un'eventuale esposizione della misteriosa malattia e non ha molto altro da aggiungere. I due militari, seppur non particolarmente convinti, lasciano l'università per andare a pranzo. Fairbanks ritorna nella sua abitazione, scoprendo che dovrà allontanarsi da londra per qualche tempo.
Helmut, per pranzare, sceglie il ristorante più vicino al Campus Universitario per pranzare. Lì viene riconosciuto dall'esploratore Joseph Harwey Oswald che ha un appuntamento con la professoressa Laurinda Alianor Nottle, egittologa. Fanno il loro ingresso nel locale anche l'imponente professore di astronomia di origini italiane Paolo Maglio e il dottore irlandese Hammond o'Dorian. Il prussiano comincia a condividere con i presenti i dubbi su quanto sta accadendo e tutta la questione pare suscitare un certo interesse.
Una nuova visita alla biblioteca per visionare le ultime edizioni dei giornali rivela la presenza dell'annunncio della morte di Arthur Widebanks e la richiesta di informazioni riguardanti sua moglie Susan, scomparsa.
La sera del 20 ottobre si conclude al distretto di polizia, dove Helmut consegna la ricevuta della east India Company. L'ispettore Jones ringrazia. Alla fine quello che maggiormante preme è ritrovare la signora Widebanks. Dopo tutto si tratta di una morte per malattia, non di un'omicidio e la questione più importante ora, a parte eventuali rischi di contagio, è la sorte della signora.
La sera il gruppo composto dal prussiano, dall'italiano dall'egittologa e dall'esploratore raggiunge l'albergo dove l'ispettore ha detto che alloggiavano i Widebanks. Un posto piacevole e tranquillo dove la riservatezza dei clienti è tenuta in grande considerazione. Qualcosa suggerisce all'astronomo la stanza 104 e chiede di poter occupare quella. Il portiere afferma che è già occupata. Helmut nota un certo irrigidimento nel portiere che comunque assegnerà la stanza richiesta dal professor Maglio per lui, Helmut Ferdinand e Oswald che lascia come nome Jhos Marvard. I quattro hanno quindi l'intenzione di andare a cena prima di rientrare chi in albergo, chi a casa propria.

Di assassini ciechi, studiosi assassinati e miti celtici da non risvegliare...
"Tis the times' plague, when madmen lead the blind"
- Shakespeare, "King Lear"


E' il 2 giugno 1891. Alla pensilina numero 5 della stazione di Twyford tre persone attendono il giungere del treno per Henley-on-Thames. La mattinata è gradevole e si preannuncia una piacevole giornata mondana. Un ufficiale prussiano, un giornalista americano ed una giovane attrice scambiano fra loro qualche parola cortese, prima di salire sul vagone che dovrà condurli alla loro destinazione assieme ad altri due viaggiatori, un giovane uomo dall'aria distinta ed un anziano privo di vista. Il viaggio sarà breve e tranquillo... o almeno dovrebbe esserlo. Nell'oscurità di una galleria il treno si ferma all'improvviso, mentre un grido lacera l'oscurità.
Il controllore giunge illuminando quanto accaduto. Il giovane uomo dall'aria distinta è appeso al freno ancora tirato, mentre il cieco, ricoperto di sangue, pare abarbicarsi a lui. Tutto è immoto: entrambi i passaggeri sono morti. A tale vista, la giovane attrice perde i sensi. Il controllore deve far ripartire il treno e, dopo aver fatto le raccomandazioni del caso ai tre occupantri del vagone ancora presenti, si allontana. Il treno riparte e l'ufficiale prussiano si accosta ai due cadaveri affiancato dal giornalista che non è riuscito a risvegliare la dama. Un rapido esame rivela alcuni particolari assai peculiari in quella che è palesemente una situazione raccrapicciantemente insolita. Il giovane distinto, un consulente finanziario, è palesemente la vittima, mentre il cieco, morto da tempo, l'assassino. La giovane riprende i sensi a suon di ceffoni poco elegantemente distribuiti, e i tre superstiti incontrano il responsabile della polizia locale. Dopo aver conferito con lui, senza rivelare tutto ciò che hanno scoperto, cercano un alloggio ad Henley-on-Thames, dove dovrebbe trovarsi la residenza del destinatario di una missiva rinvenuta fra gli averi della vittima. Il mattino dopo è l'attrice a prendere il controllo della situazione, noleggiando una carrozza che conduce il terzetto nei pressi della dimora di colui che, forse, potrebbe chiarire alcuni punti oscuri... Ma qui trovano un nuovo cadavere e ben poche risposte, piuttosto nuove domande. Per cercare di comprendere meglio cosa sta avvenedo, dopo aver avuto un incontro con il responsabile delle indagini, i tre tornano verso Londra per incontrare uno studioso padre della prima vittima. Giunti in quella che fu la dimora di uno dei più noti e controversi occultisti del passato, scoprono che anche l'ultimo possibile contatto è morto, in quello che appare essere un banale incidente. Alcuni scritti, tra cui il diario del giovane deceduto sul treno, ritrovati in quella antica dimora rivelano come, in realtà, la situazione non sia affatto banale, e non solo. Un tomo di estremo valore sembra essere scomparso dalla ricchissima biblioteca dello studioso.
I tre si riuniscono per valutare la situazione. Alcuni indizi sembrano condurre verso Robin Hood's Bower, una località non molto distante da Hanley che col celebre furfante della leggenda in realtà non ha nulla a che fare. Lì, il defunto Elias Cartwright avrebbe seppellito qualcosa di importante. Il luogo, una volta raggiunto si rivela essere piacevolmente campestre. Atri sembrano essere interessati a quello spiazzo erboso. Un giovane gentleman inglese accompagnato da due gemelli provenienti dal Punjiab sembra intento a saggiare il terreno con il suo bastobne da passeggio. La ricerca viene interrotta mentre sopraggiunge il tramonto e tutti si ritrovano alla locanda più vicina. Qui vengono poste domande, fatte congetture e si trascorre una notte più tranquilla del previsto, dato che la stanchezza prende il sopravvento sul desiderio di mantenersi vigili. Il sole sorge su un nuovo giorno, ed i nostri eroi si preparano ad affrontare il viaggio di ritorno. Non prima però che il giornalista americano abbia tentato di entrare nella camera del gentleman con un sotterfugio, fallito, lasciando, forse con troppa leggerezza, un indirizzo. Prima di lasciare definitivamente il luogo, i tre si fanno accompagnare verso il campo racchiuso tre le basse rocce megalitiche, dove grazie ad un colpo d'occhio scorgono tre pietre disposte a triangolo. Una volta rimosse, aiutandosi con una pala presa dagli utensili della carrozza, ad un metro di profondità trovano un involto che portano via di corsa, mentre in lontananza sembrano distinguibili delle sagome che si dirigono verso di loro. In carrozza scoprono il contenuto del misterioso lascito: sono quattro oggetti che rappresentano le istruzioni per l'ultima risorsa a cui ricorrere qualora gli eventi fossero giunti al loro culmine.
Rientrati a Londra i tre si separano. L'ufficiale prussiano trascorre la notte in albergo e al risveglio scopre che si è verificato un incendio nel quartiere dove abita l'attrice. Giunto sul luogo, dove i pompieri cittadini e la polizia cercano di contenere i danni, scopre che è proprio dalla casa della donna che è partito l'incendio, che ora sta lambendo le abitazioni vicine. Nessuno pare essersi salvato. Un parapsicologo, Daniel Atlas, e una donna tanto straordinaria da essere riuscita ad ottenere una laurea in medicina, Dorothy Morrison, si trovano sul posto e, casualmente, si trovano a parlare con l'Ulano. I misteri legati a questa situazione sembrano intrigare i due, che si uniscono al militare per cercare di comprendere cosa, in effetti, stia accadendo. Decidono, quindi, di partire per Truro.
Sul treno che li condurrà a Truro, i tre incontrano uno scrittore di racconti avvenieristici, Charles Ward, che si aggiunge incuriosito alla ricerca. La cittadina della Cornovaglia è semplicemente splendida, un piacevole luogo dove poter trascorrere una villeggiatura respirando la salubre aria del mare. L'albergo menzionato dal defunto Cartwright, il Black Lion, si trova vicino alla cattedrale in costruzione, e si rivela più che dignitoso. I quattro trovano posto in tre camere e cominciano a porsi le prime domande. Una ricerca nella biblioteca cittadina porta a scoprire che, pochi giorni prima, nell'albergo si è verificato un piccolo incendio che ha reso inagibile alcune stanze, poco dopo che un misterioso ospite, non meglio identificato, aveva lasciato le chiavi della propria stanza.
Nel Black Lion Hotel, i quattro fanno la conoscenza di un ingegnere italiano di nome Leonardo che si ritrova, suo malgrado, ad essere coinvolto nelle varie investigazioni. Tra il personale, la cameriera suggerisce di parlare con il portiere notturno per avere qualche delucidazione maggiore sull'incendio. Dopo aver compiuto alcune ricerche nella biblioteca cittadina, il gruppetto attende la sera per conferire con Jeremy Hawser, che si rivela essere un ex fantino, da anni impiegato come portiere notturno al servizio del signor Greystone. La serie di domande lo lasciano perplesso e nel momento in cui si parla dell'incendio si nota chiaramente un certo nervosismo. Gli investigatori non riescono però ad ottenere delle informazioni interessanti e si ritirano frustrati nelle proprie camere. Il giorno dopo pare che l'atteggiamento dei dipendenti e del proprietario dell'albergo sia diventato professionalmente distaccato, seppur cortese. Dopo l'ennesimo fallimento nel ricercare qualcosa di utile presso uno degli orfanotrofi della città, con la sensazione di essere giunti ad un vicolo cieco, i cinque si preparano per ritornare a Londra col prossimo treno.
Mentre l'ingegnere viene richiamato dalla ditta per cui lavora, gli altri rientrano a Londra. E' il 13 luglio ed è una piacevole mattina ma gli investigatori non perdono tempo. Rivalutando le informazioni in loro possesso decidono di affrontare uno dei quartieri più malfamati della città, il Seven Dials, dove si trova la libreria menzionata nel diario del giovane Cartwright. Dopo aver incontrato un ragazzino che si fa chiamare Phil, ed averlo motivato ad aiutarli fornendo eventuali informazioni, entrano nel negozio. Qui conversano con il proprietario, Abraham Hengst, ed acquistano alcuni volumi costosi ma interessanti. Non ottengono però molto altro di utile, se non la conferma che i defunti Cartwright sono entrambi passati da lui, l'anziano come cliente, il giovane per proporre dei volumi che poi non ha venduto. Pochi minuti dopo l'uscita del gruppo di gentiluomini, il negozio gira l'insegna sulla chiusura. I quattro, dopo essersi procurati alcune armi, si dirigono verso la Biblioteca per ottenere le informazioni che li conducono al cocchiere che aveva, suo malgrado, investito l'anziano studioso. Questi, Harry Trimble, si rammenta bene dell'accaduto, di cui non ha avuto alcuna responsabilità, e, nel momento in cui gli viene fatto notare, ricorda di aver visto un cieco proprio alle spalle dell'uomo che è finito sotto alla sua carrozza. La sensazione di essere seguiti, però, comincia a farsi più forte.
Daniel, Dorothy ed Helmut incontrano il giovane Phil come previsto. Il ragazzino è preoccupato anche per la sua incolumità, dato che sembra che gli investigatori abbiano attirato le attenzioni del signore della Cittadella, un famigerato covo di farabutti che si trova a Seven Deals. Il nome di Smithe, incontrato precedentemente a Robin Hood's Bower, ricompare, associato sia al libraio che ad un'impresa di pompe funebri ma soprattutto indicato come "il signore della cittadella". Dopo aver accompagnato il bambino verso la stazione, dove prenderà un treno che lo condurrà con le tasche ben piene ad una nuova vita, nuove indagini sul "gentleman" rivelano quanto sia intoccabile, essendo persona di spicco e scapolo assai apprezzato nella società.
Abbandonati dallo scrittore, i tre investigatori rimasti rimuginano sul da farsi. Dopo aver consultato nuovamente riviste e libri nella London Library, decidono di lasciare Londra e di puntare verso Silbury Hill, dove pare sia diretta anche la fiera gestita dal misterioso Nystor Ferencz. Durante il viaggio in treno, incontrano George Brighton, un antropologo che insegna ad Harward diretto ad un convegno ad Edimburgo. Una disquisizione sui miti del passato, di cui l'antropologo si occupa, forse dona nuove informazioni ai tre, che scendono in piena notte alla stazione di Marlborough. Dopo aver pernottato nella grande città potranno proseguire per Aylesbury, via treno o via carrozza.
Un articolo di giornale riguardante un orribile ritrovamento nei pressi di Newbury fa cambiare programma agli investigatori. Questi raggiungono tale città e conferiscono col coroner e con l'ispettore di polizia incaricato di questo terribile caso: i cadaveri di due bambini piccoli, completamente scuoiati ad opera di qualcuno con straordinarie capacità chirurgiche, sono stati ritrovati in uno dei canali da un barcaiolo. Sebbene non vi siano prove, i tre investigatori sospettano un coinvolgimento della fiera del misterioso Nystor Ferencz, che si trovava proprio in quei giorni nella zona. Non rimane che tornare verso Marlborough dove ritrovano il giovane Phil, che invece di partire per una nuova vita in luoghi lontani, ha deciso di seguire i suoi benefattori. Lla mattina del 19 giugno, gli investigatori raggiungono la cittadina di Aylesbury e quindi la vicina Silbury Hill. Ai piedi della ripida collina il Famous Funambulum, la fiera di Ferencz, si prepara per l'apertura. Una trentina di tende colorate, di cui una, adibita parrebbe a magazzino, proprio sulla vetta, racchiudono intrattenimenti di ogni tipo, da sfide di abilità venditori di dolci e frittelle. Daniel consulta una cartomante mentre Phil si ingozza di frittelle e mele candite. Girovagando fra le tende il gruppo assiste allo straordinario spettacolo di Strazi, un gitano abilissimo nel lanciare i coltelli. Dopo aver parlato con l'infervorato gitano, gli investigatori tornano più volte a vedere il suo spettacolo, in cui Helmut si offre anche come volontario del pubblico. Qualcosa ha attirato la loro attenzione: i coltelli che lo zingaro lancia sono identici a quello utilizzato per uccidere il giovane Cartwright. Un paio di volte sembra comparire, al limitare del campo visivo di uno degli investigatori, un cieco vestito di scuro, che però scompare rapidamente tra i tendoni colorati. L'unico che pare ancora non essersi fatto vedere è proprio l'impresario, Nystor Ferencz, il cui nero carrozzone contrasta con i variopinti colori della fiera che lo circonda. Il massiccio e poco socievole gitano a guardia del carrozzone lascia intendere che l'impresario sia piuttosto anziano e non gradisca essere disturbato. Per due giorni gli investigatori frequentano la fiera cercando di ricavare qualche informazione. Il 21 giugno, la data in cui si suppone avverrà qualcosa, ormai sta giungendo.
La mattina del 21 giugno gli investigatori ed il bambino lasciano Aylesbury per tornare nella cittadina di Marlborough, dove vengono aquistati abiti dismessi ed un carro contadino trainato da due cavalli. Travestiti da semplici contadini, con la signorina Morrison che indossa abiti maschili, tornano verso Silbury Hill. Ormai è tardi e solamente Daniel Atlas ritorna all'interno del perimetro della fiera, per farsi fare un ultimo vaticinio dalla cartomante. Una nuova carta, gli amanti, sembra ora fare parte del gioco. Il suo significato però è ancora oscuro. Dopo la chiusura della fiera alcuni gitani pattugliano la zona. Gli investigatori attendono l'evolversi degli eventi acquattati e protetti dall'oscurità. Questa è una notte senza stelle. Alcuni tentativi di avvicinarsi alla collina in modo furtivo falliscono, a causa dell'inesperienza dei due civili. Per evitare di farsi scoprire occorre dilazionare il tempo, e questo scorre inesorabile. Una colonna di gitani risale le pendici della collina e poco dopo anche il nero carro dell'impresario comincia a muoversi, senza che nulla lo stia trainando. Daniel percepisce una luminosità azzurrina provenire dal carro ed Helmut decide di agire. Armato di un barile di materiale infiammabile cerca di raggiungere il carro, per dargli fuoco nella speranza di impedire la cerimonia. Una creatura innominabile pare giungere da chissà dove e attacca l'ufficiale che riesce nel suo intento ma solamente per pochi istanti. Il fuoco infatti si spegne e il carro continua la sua inesorabile ascesa. Helmut viene dilaniato dalla creatura che rimane a sorvolare il carro ancora per qualche minuto, mentre Dorothy aspira i vapori contenuti nell'ampolla cominciando a riprodurre quella melodia cacofonica indicata dal defunto Cartwright come l'ultima possibilità. La mancanza di un'educazione veramente femminile fa sentire il suo peso, e l'abile medico non riesce a seguire quel ritmo innaturale. Qualunque cosa fosse, quella possibilità è ormai perduta. Il corpo deforme di Nystor Ferencz diviene palese attraverso le pareti del carrozzone mentre il rito viene portato a termine. Una figura, alta, verde e dotata di un palco di corna come quello dei cervi si materializza al di sopra della collina. Ma qualcosa non è stato preso in considerazione dello stregone: assieme al Dulcarnon appare anche la sua controparte femminile che, dopo aver inviato un messaggio telepatico a Dorothy, si unisce al compagno portando distruzione e morte tra coloro che avevano osato richiamare solo il secondo. Daniel agisce sparando fra i gitani, mentre la giovane dama lo aiuta pur senza compiere azioni dirette. Una tempesta, pioggia e vento, rendono impossibile il discernere quanto realmente accade e alla fine rimangono solamente corpi trafitti in alberi fioriti. Daniel Atlas recupera il corpo dell'ufficiale prussiano, ancora vivo (forse come premio per aver tentato di sventare l'abominevole rito), e dopo che la dottoressa gli ha prestato le prime cure, gli investigatori fuggono raggiungendo Phil rimasto a guardia del carro. La sensazione che tutto sia giunto a termine viene confermata da alcune notizie che giungono da Truro, dove il Black Lion Hotel pare essere esploso a causa di una fuga di gas. I tre possono quindi riprendere la loro vita normale, se mai potrà essere normale dopo i fatti a cui hanno assistito.
Di misteriosi cubi, assassini cinesi e vermi invasori...
"I could never have supposed that such an infernal medley of passions could have glared out of any human eyes... I knew I had looked into the eyes of a lost soul... Tha man's outward form remained, but all the hell was within it."
- Arthur Machen, "The Great God Pan"

Dopo aver assistito al sorgere del Dulcarnon e della sua controparte femminile, e allo scatenarsi della loro ira, gli investigatori sono tornati alle loro abitudinarie occupazioni. Un inverno freddo e nebbioso avvolge Londra e un invito decisamente allettante per una festa nell'alta società spezza la monotonia del quotidiano. La sera del 13 dicembre 1891, John Bidwell, noto magnate ed avventuriero, ospiterà la crema della società londinese in quello che viene definito il party della stagione. Daniel e Dorothy ricevono l'invito, mentre Helmut si aggrega come cavaliere della dottoressa. Fra gli ospiti, i tre riconoscono figure di spicco dell'aristocrazia e dell'alta borghesia, scrittori ed attori di teatro, nonché alcuni famosi occultisti, alcuni dei quali membri del Golden Dawn e della società Teosofica. John Bidwell fa il suo ingresso a metà serata, palesemente sofferente probabilmente per i postumi, stando a quanto si dice, di una malattia esotica contratta durante uno dei suoi viaggi. E' un padrone di casa perfetto, impeccabile e cordiale con tutti tranne che con gli ospiti di sesso femminile, con cui invece è freddo e distaccato, seppur sempre cortese. Parla con tutti gli ospiti e ne invita alcuni ad una seduta spiritica che avrà luogo alla fine della festa. Tra i prescelti ci sono anche gli investigatori che, assieme ad altri otto invitati, attendono che gli ospiti se ne vadano prima di essere condotti dal maggiordomo nella biblioteca al piano superiore. John Bidwell in persona conduce la seduta, impaludato in nero e con uno strano cubo cristallino che posa sul tavolo, recitando le formule e le litanie fino a quando non spezza egli stesso il cerchio, stanco ed affaticato, affermando che, purtroppo, la seduta non ha avuto successo. Gli ospiti possono quindi rientrare nelle proprie dimore.
Il giorno dopo, mentre il terzetto di amici si è ritrovato a casa Atlas, l'ispettore Cleveland e il sergente Craig giungono per porre delle domande riguardanti la serata della festa. John Bidwell è stato ucciso, probabilmente dal suo maggiordomo Hanson Bartlet che al momento risulta irreperibile. I due poliziotti non paiono gradire eventuali interferenze da parte di civili nelle indagini e lasciano l'abitazione del mentalista. I tre però non sembrano avere l'intenzione di seguire le direttive dell'ispettore e si organizzano per un sopralluogo in casa Bidwell.
Aiutati dal giovane Phil, che vive con Daniel Atlas, entrano nella residenza senza allertare la guardia all'ingresso e cominciano ad esplorare alcune stanze della casa. Il ritrovamento del cappotto del maggiordomo dona qualche perplessità: data la stagione difficilmente sarebbe uscito senza. La scoperta più interessante avviene comunque al piano superiore, nella biblioteca dove Helmut trova i diari del padrone di casa. Daniel scorge invece una foto scattata in Australia in un ripostiglio dove è costretto a nascondersi assieme a Dorothy, a causa dell'improvviso giungere di qualcuno. Helmut viene scoperto immediatamente, e il sergente James Mulverhill fa in modo che lasci immediatamente l'abitazione con la minaccia di condurlo al comissariato. Analoga sorte tocca alla coppia che dapprima si era occultata ma che viene scoperta durante il tentativo di curiosare in un'altra stanza.
Il diario si rivela particolarmente interessante: fra avvenimenti mondani e professionali compare il resoconto dell'ultimo viaggio in Australia di John Bidwell, del ritrovamento di uno strano cubo di cristallo e di quanto accadde dopo. Rientrato a Londra nell'estate del 1888, dopo incontri d'affari e balli dell'alta società,  il 12 novembre dello stesso anno, il magnate riscopre lo strano artefatto imballato in una cassa. Da quel momento non ci sono più registrazioni sul diario fino al 1891 quando, libero da Albrooke, John Bidwell esprime la sua intenzione di tornare al favoloso Yekub.
Alla ricerca di nuove informazioni, gli investigatori trascorrono la mattina del 15 dicembre nella British Library. Tornati a casa del mentalista per il pranzo, dove assaporano i manicaretti preparati dal nuovo cuoco cinese, ricevono la visita di Godfrey Williamson, un collega di Daniel Atlas. L'uomo sembra piuttosto provato e spiega che dal giorno dell'omicidio continua ad avere delle visioni che pare abbiano a che fare con un certo Duncan o Duggan. Riferisce di aver contato l'ispettore Cleveland, il quale non ha palesato alcun interesse in qualcosa che, secondo il sensitivo, potrebbe rivelarsi collegato alla vicenda. Ottenuta l'attenzione degli investigatori, prima di lasciare l'abitazione, aggiunge che percepisce molti uomini senza volto, coinvolti in questa faccenda, e che ritiene che costoro siano in grado di percepirlo a loro volta, e forse percepiscono anche i tre che stanno attivamente indagando. A questo punto gli investigatori decidono di effettuare una visita alla clinica Aylbrooke ed inviano una lettera per annunciare il loro arrivo programmato per il giorno seguente. Alla luce delle nuove informazioni, Danniel, Dorothy ed Helmut si spostano nella zona in cui hanno scoperto esistere dei magazzini intestati al defunto John Bidwell, che trovano piantonati dalla polizia. Un colpo di fortuna fa scoprire l'esistenza di un magazzino Dunnigan, il cui nome ricorda quello apparso nella visione del sensitivo, nel quartiere cinese, il Limehouse, un luogo solitamente non frequentato da persone per bene. I tre non demordono e si dirigono verso i magazzini oltre la Chinatown londinese, trovando l'ispettore Cleveland intento a preparare un'irruzione proprio nel magazzino Dunnigan. L'ufficiale prussiano riesce a instaurare con l'ispettore un rapporto di collaborazione ed i tre vanno in avanscoperta mentre i poliziotti terminano di disporsi.
All'interno del magazzino trovano il corpo del maggiordomo, morto strangolato come comprende rapidamente la dottoresssa Morrison, alcuni strani schemi scritti su fogli, alcuni libri palesemente trafugati alla British Library tra cui un volume in inglese arcaico, The Pnakotic Manuscript, ed una scatoletta di metallo. Daniel recupera gli schemi, Helmut lo strano libro e la scatola viene fatta scivolare nella borsa della dottoressa, mentre i poliziotti fanno finalmente irruzione. Dopo che l'ispettore ha spiegato che era stata la segnalazione di un furfante cinese ad aver indicato loro il magazzino, i tre investigatori lasciano la costruzione. All'esterno scorgono un poliziotto che sta trattenendo una donna cinese, qualcosa accade e il poliziotto fugge lasciando la cinese a terra, che chiede aiuto affermando di essere l'agente Baker. Con la consapevolezza che in qualche maniera il loro avversario si stia scambiando di corpo in corpo, gli investigatori, dopo un ultimo confronto con l'ispettore Cleveland, tornano alla dimora del mentalista scoprendo come la scatola contenga il misterioso cubo di cristallo. La mattina dopo, il 16 dicembre, il terzetto prende il treno per la cittadina di Mercy Hill, dove sorge L'Albrooke Asylum.
L'incontro con il Dr.Campbell, direttore dell'Albrooke Asylum, rivela alcuni particolari sul ricovero e sulla degenza del defunto Bidwell. I tre investigatori rientrano quindi a Londra. Il giorno dopo proseguono con le indagini andando al London Hospital e poi alla sede di Scotland Yard, dove conferiscono con l'ispettore Cleveland. Non vi sono notizie del poliziotto scomparso, o meglio del suo corpo, dato che la sua mente sta precipitando nel baratro della follia essendo racchiusa in un corpo a cui non appartiene. La sera, a casa del mentalista, gli investigatori parlano con il cuoco cinese, chiedendogli alcune informazioni che però lui non appare essere in grado di dare.
Il giorno dopo, poco prima che i tre riprendano le loro indagini, giunge un messaggio da parte dell'ispettore Cleveland che invita gli investigatori ad un molo nel Limehouse, il quartiere cinese, dove sarebbe stato ritrovato un cadavere. Giunti sul posto i tre vengono accolti non dai poliziotti ma da un gruppo di malviventi cinesi alquanto malintenzionati. E' solo grazie all'intervento di un uomo misterioso e dell'ottima mira dell'ufficiale prussiano che la vicenda non si tramuta in una tragedia. Accompagnati dai poliziotti, giunti poco dopo, al commissariato, i tre vengono medicati ed interrogati. Una volta chiariti i fatti, l'ispettore comunica che il corpo dell'agente scomparso è stato ritrovato proprio quella mattina, morto. Le vicissitudini, però, non sono ancora terminate. Rientrando alla dimora di Daniel Atlas i tre scoprono che vi è stata un'infrazione: la casa è stata messa a soqquadro ed il fidato maggiordomo Archibald è scomparso. Il cuoco cinese viene trovato nascosto nella cantina, terrorizzato. Non ha un'idea chiara di quanto sia avvenuto anche se insinua con palese inquietudine, che possa trattarsi di un'azione del gruppo di malviventi conosciuto come Si Fan. La mattina dopo, un biglietto viene fatto scivolare sotto alla porta: se rivorranno il maggiordomo vivo, gli investigatori dovranno consegnare il misterioso cubo.
Gli investigatori decidono di rivolgersi a Scotland Yard e, dopo una breve visita alla London Library, incontrano l'ispettore Cleveland. Questi appare visibilmente infastidito dalla piega che hanno preso gli eventi e dal fatto che gli erano state tenute nascoste alcune informazioni che riguardavano il caso. Ciò nonostante accetta di aiutare come può per la salvezza del maggiordomo. La sera, nel quartiere cinese, avviene lo scambio e il povero Archibald viene ritrovato, chiuso in una botte, mentre del cubo si perdono le tracce nonostante tutte le precauzioni.
La mattina del 20 dicembre il maggiordomo torna, seppur ancora provato dalla terribile esperienza, a casa Atlas e gli investigatori vengono informati che l'agente, o meglio il suo corpo, è stato ucciso mediante l'utilizzo di veleno di cobra. Nel pomeriggio, un tentativo di incontrare Godfrey Williamson nella sua abitazione non ha successo: il medium non è in casa. Quella sera è proprio Williamson a farsi trovare a casa Atlas, inquieto e preoccupato per quanto ha estrapolato interrogando i propri tarocchi. Spiega che è necessario fare una visita a casa Bidwell, dove dovrebbe riuscire a comprendere qualcosa di più. Gli investigatori accompagnano il medium nella dimora del defunto, avvolta dalla fredda nebbia londinese, e scoprono di non essere soli. Nella biblioteca sono infatti radunati tutti coloro che avevano partecipato alla seduta spiritica, tutti condotti lì da qualche intuizione o premonizione. Bidwell in persona fa la sua comparsa, divertito dalle reazioni di coloro che lo ritengono morto. Rivela che la seduta è stata un successo e concederà ai presenti di poter vedere i loro nuovi padroni. Helmut spara senza attendere oltre ma l'unica cosa che ottiene è vedere il volto del magnate mutare in quello del suo maggiordomo Bartlet. Nel frattempo, si forma una specie di vortice, un lungo tunnel fumoso da cui cominciano ad apparire alcune forme che nulla hanno di umano. Sono esseri vermiformi con  numerosi tentacoli che cominciano ad uscire dal passaggio attaccando i presenti colti dal panico. Daniel Atlas viene rapidamente ucciso da una delle creature mentre Dorothy si dà alla fuga. L'ufficiale prussiano spara nuovamente al Bidwell/Bartlet e stavolta sembra colpirlo con efficacia. Il corpo a terra però si squarcia e un'altra di quelle creature fuoriesce letteralmente dal corpo straziato, attaccando ed uccidendo l'eroico prussiano.  Dorothy fa a tempo a vedere come dalla casa che ha appena abbandonato escano innumerevoli di queste creature, prima di essere agguantata da una di esse... e risvegliarsi nel letto della camera degli ospiti che Daniel Atlas le aveva riservato. L'esperienza è stata solamente un terribile incubo comune a tutti gli investigatori.
La mattina dei 21 dicembre, anticipando gli investigatori, un trafelato Godfrey Williamson giunge a casa Atlas. Anche lui, quella notte, è stato compartecipe del sogno che ha coinvolto gli investigatori. E' decisamente spaventato, intenzionato a lasciare l'Inghilterra per allontanarsi da quelli che ritiene influssi nefasti. Ha avuto altre visioni: un dragone giallo sputafuoco avvolto da fumi biancastri e figure senza volto. Per Helmut il riferimento al quartiere cinese è intuibile e, grazie all'aiuto del cuoco cinese di Daniel, gli investigatori vengono a scoprire l'esistenza di un locale chiamato The House of The Yellow Dragon, ristorante di dubbia fama che probabilmente cela di più. Gli investigatori si rivolgono quindi all'ispettore Cleveland, che sembra per alcuni versi perplesso e per altri interessato. Lui non può agire senza avere la sicurezza di trovare qualcosa e prima di programmare una retata sarebbe necessario essere certi che ve ne sia la ragione, onde evitare di scatenare problemi nel Limehouse. Gli investigatori si offrono di andare in avanscoperta e, dopo aver acquistato alcune armi da fuoco, si dirigono nel quartiere cinese per fare un sopralluogo nel ristorante. La conoscenza, seppur minima, della lingua cinese dell'ufficiale prussiano, sembra attirare una certa benevolenza da parte del proprietario del locale, Lee Ho Fook, che, dopo aver provveduto a fare sì che gli ospiti si siano rifocillati nel migliore dei modi, propone un accordo. Usciti dal ristorante, durante il viaggio in carrozza verso casa, gli investigatori cominciano a discutere sul come proseguire nelle indagini: se seguire le indicazioni del misterioso cinese oppure se rivolgersi a Scotland Yard.
Gli investigatori, dopo aver discusso a lungo, optano per parlare con l'ispettore Cleveland. Questi si palesa vagamente perplesso e meditabondo ma alla fine, grazie alle capacità diplomatiche dell'ufficiale prussiano, cede e accetta di collaborare con gli investigatori. La sera del 23 dicembre Daniel, Dorothy, Helmut e l'ispettore, agghindati con abiti civili e semplici e bene armati, entrano nel ristorante per cominciare l'esplorazione. Trovano, nelle cantine, una stanza adibita a fumeria d'oppio. Mentre Daniel si lascia trasportare in visioni fumose, gli altri si mantengono allerta scoprendo l'esistenza di un passaggio verso un altro ambiente celato da una grande statua dorata di un grasso Buddha.
Mentre Daniel Atlas si perde nei fumi dell'oppio, Helmut e Dorothy seguono con attenzione il passaggio di alcuni cinesi oltre la statua. Alla fine anche i due inservienti si spostano dall'altra parte e gli investigatori rimangono soli assieme agli altri avventori della fumeria, abbandonati sui loro lettini. Palesemente sta accadendo qualcosa, e i due riescono a trovare il meccanismo che permette l'apertura del passaggio. Dopo aver rivolto un cenno d'intesa all'ispettore Cleveland, convinti che li stia seguendo, l'ufficiale e la dottoressa entrano nell'ambiente celato. Qui i cinesi sono prostrati dinnanzi ad un grosso macchinario, un insieme di cavi, valvole ed ingranaggi che sfrigola e scintilla sotto alla supervisione di un altro orientale. Al centro del macchinario si trova il misterioso cubo cristallino. Su un tavolo sono ammassati schemi e parti meccaniche, mentre su un piedistallo si trova una misteriosa sfera luminescente che sembra quasi sondare la mente dei nuovi giunti. L'ingresso degli investigatori viene accolto da un totale disinteresse, proprio mentre la macchina viene messa in funzione: un vortice comincia a formarsi nella parete e il cinese che controlla il macchinario sembra essere sovrapposto dall'immagine di un essere vermiforme che sconvolge la dottoressa, riconoscendo quelle entità che tanto l'avevano turbata nell'incubo di pochi giorni prima. Altre creature simili compaiono dal varco ed Helmut estrae la pistola cominciando a sparare alla macchina, sperando di riuscire a danneggiarla quanto basta per arrestarla. La situazione degenera rapidamente. L'ispettore sembra essere scomparso, non ha seguito gli investigatori, e qualcosa colpisce la mente della dottoressa Morrison che si accascia al suolo priva di sensi. Helmut non si arrende e prosegue a sparare al macchinari che alla fine, tra scintille e sfigolii, cessa di funzionare. Il vortice diviene instabile e risucchia le creature vermiformi, il cinese che controllava la macchia e persino la misteriosa sfera che scompare prima che il varco si chiuda. L'ufficiale recupera rapidamente il cubo e gli schemi meccanici, mentre i cinesi rimasti si alzano in piedi e si preparano ad attaccarlo. In quel momento si ode chiaramente il suono di un fischietto e l'ispettore Cleveland fa irruzione assieme ad una pattuglia di poliziotti riportando rapidamente l'ordine. Dorothy, ancora priva di sensi, viene portata in ospedale, dove si risveglia la mattina del giorno di Natale, visibilmente e mentalmente provata. Helmut, nel frattempo, ha un colloquio privato con l'ispettore, che desidera assicurarsi che l'ufficiale faccia scomparire il misterioso cubo in un luogo ove non possa essere più trovato. Le notizie dei giornali si limitano a descrivere la splendida operazione condotta dall'ispettore Cleveland nell'eliminare un centro della delinquenza cinese, ed il caso viene chiuso. Per Dorothy, che continua a vedere creature vermiformi ovunque, si rivela necessario un ricovero in una struttura adeguata ed Helmut la accompagna all'Albrooke Asylum, dove verrà curata per alcuni mesi sotto alla supervisione del dottor Campbell senza che la sua reputazione venga in qualche modo danneggiata: ufficialmente è in vacanza. Anche Helmut parte per un breve viaggio, in modo da far cadere in mare, adeguatamente appesantito, il cubo causa di tanti problemi. Ora l'ufficiale può tornare alle sue mansioni diplomatiche e allo studio di quel misterioso volume ritrovato nel magazzino.

Di calure asfissianti, tradimenti e statue di bronzo semoventi...
"Many lose their wits by the sudden sight of some spectrum or divil, a thing very common in all ages"  
-Richard Burton, "The Anatomy of Melancholy" (1580)

1 Agosto 1892.
Sono trascorsi diversi mesi dagli eventi che hanno portato alla sconfitta degli yekubiani. La dottoressa Morrison, dopo aver soggiornato a lungo nell'Albrooke Asylum, si è completamente ripresa ed è tornata alle sue occupazioni mentre l'ufficiale prussiano sta meditando di acquistare una dimora nella campagna vicino a Londra dato che ormai le sue mansioni diplomatiche lo trattengono sempre più a lungo nella capitale britannica. Una mattina Doroty riceve un telegramma da parte di una sua vecchia amica, Gertrude Meddler in Forby, una sua compagna di scuola che si era sposata anni prima con un ricco possidente, che le chiede aiuto per un problema che la affligge. La dottoressa parte da sola, incurante dell'etichetta, ma una volta giunta sul posto si ritrova a doversi atteggiare in una maniera assai più convenzionale: Il marito della sua amica, oltre che essere sofferente per quella che pare essere la ricaduta di una febbre infantile, è un uomo molto tradizionalista e mal reagirebbe ad avere a che fare con una donna così spregiudicata. Dorothy allora decide di contattare Helmut Ferdinand ed assieme a lui torna in quella residenza di campagna dove saranno ospitati per qualche giorno. L'estate di quest'anno è calda, secca e torrida, e neppure in campagna si riesce a trovare refrigerio. Per quanto gli ospiti vengano trattati con riguardo, è palese che vi siano dei problemi. Harry Forby, il marito di Gertrude, è palesemente malato e non fa nulla per nasconderlo, anzi, obbliga famigliari ed ospiti ad assecondarlo nelle sue necessità più o meno capricciose, dai semplici e leggeri pasti all'obbligo di tenere ben chiuse le finestre durante la notte nonostante il caldo sia insopportabile. L'uomo è ossessionato dalla ricerca del tesoro di suo nonno, lo scultore Nicolas Forby, un grosso smeraldo raffigurato in un ritratto. Inoltre sembra sia terrorizzato dalle armi da fuoco, a causa del fatto che fu lui, da bambino, a scoprire il cadavere del padre morto suicida. Il fratello di Gertrude, il giovane ed atletico ufficiale di cavalleria John Meddler, menziona un fantasma come collegato alla vicenda, una creatura verde e pelosa che sarebbe stata avvistata a suo tempo. Trascorre il pomeriggio a far visitare la tenuta agli ospiti, dal roseto in cui vi sono diverse sculture in pessimo stato tra cui spicca quella di Icarus, forse la meglio conservata, alle stalle e alla facciata del mausoleo di famiglia, prima di partire per la capitale. Gertrude è soggiogata dal marito, spesso insultata ed umiliata anche davanti agli ospiti. Solamente quando lui non è presente torna a sorridere come faceva un tempo. E' molto preoccupata per la salute di Harry e spera che la dottoressa, pur senza agire in maniera esplicita, sia in grado di aiutarlo. Anche il figlio della coppia, George, è chiuso in camera a causa di una brutta influenza. Durante la notte qualcosa sembra muoversi all'esterno della casa, però i due cani non abbaiano. Che sia stata solamente un'impressione? La mattina il ritrovamento di alcune deboli tracce parrebbe confermare la presenza di qualcuno però l'insistenza di Harry, assecondata dalla moglie che spera di risolvere la sua ossessione, porta Doroty ed Helmut a verificare i libri presenti nella biblioteca alla ricerca di qualche indizio sul misterioso tesoro e trovano i diari di Nicolas Forby. Dopo averli letti, Dorothy e Helmut si ritrovano ad interrompere una piccola festicciola in cucina, la cui atmosfera allegra viene cancellata nel momento in cui si cominciano i preparativi per la cena. Anche John Meddler rientra dal suo viaggio a Londra e la famiglia con gli ospiti si prepara per il pasto serale.
Dopo la cena, che avrebbe potuto essere tranquillamente servita in un ospedale, Helmut e Dorothy tornano in biblioteca per proseguire con la loro ricerca. Trovano altri due diari, quello di Alesteir Forby e quello di sua moglie Rhoda. Alesteir pareva soffrire di forti emicranie e temeva che sua moglie avesse una relazione con il giovane medico locale, il dottor Jeffries. Nella sua ultima registrazione indicava come avesse scoperto dei documenti. Quella stessa notte si tolse la vita e venne scoperto dal giovane Henry. Il diaro della moglie è più un'agenda di appuntamenti, con commenti gentili sul medico di famiglia. Dalle sue annotazioni traspare come la morte del marito avvenne durante un'estate particolarmente torrida e secca. La mattina, dopo un breve riposo, i due investigatori si recano al villaggio di Granton's Bridge, dove incontrano alcuni villici e il medico, il dottor Jeffries, a cui l'ormai defunta vedova Forby aveva affidato una busta contenente una lettera del marito.
Dopo la visita in paese, gli investigatori tornano a casa Forby per il thè, che viene servito in un'atmosfera allegra e rilassata, Mentre Gertrude viene richiamata dal marito, Helmut e Dorothy si dirigono dapprima verso la ghiacciaia, che permette la preparazione di deliziosi e freschi budini e sorbetti anche in quel clima così caldo e secco, poi al mausoleo situato sulla collinetta che affianca la casa. All'interno sono sepolti Nicholas, in un grande sarcofago di pietra dalle bibliche decorazioni inquietanti, e Alesteir, che non poteva essere sepolto nel cimitero del paese in quanto morto suicida. Al loro ritorno, all'ora di cena, l'atmosfera non è più così piacevole. Harry pare essere in preda ad una delle sue crisi e alterna crisi di profonda depressione a momenti in cui abusa verbalmente della moglie. Meddler si è allontanato per calmarsi dopo essersi infuriato per l'atteggiamento del cognato nei riguardi della sorella. Gertrude, da parte sua, è preoccupata non solo per il consorte ma anche per la cameriera, che non è ancora tornata dall'abituale visita al figlio accudito da una famiglia di contadini poco distante. Helmut si offre di accompagnare il maggiordomo Bates alla casa del fattore e percorre con lui la strada, un po' più lunga rispetto alla via diretta fra i campi ma decisamente più sicura data la scarsa luminosità. Nel frattempo Dorothy ne approfitta per sedare e visitare il padrone di casa e scambiare qualche parola con il dodicenne George, a letto per una brutta influenza. La giovane Connie ha però lasciato da tempo la casa dei contadini ed essendo in ritardo, nonostante il monito della balia, per giungere in tempo si era allontanata attraverso i campi. Helmut e Bates cominciano le ricerche, difficili a causa del buio, e riescono a trovare la giovane priva di sensi nei pressi della cava dismessa da cui Nicolas prendeva le pietre per le sue sculture.
Connie viene fatta rinvenire e racconta di aver visto un uomo verde, completamente nudo e con una testa che nulla aveva di umano, prima di svenire per lo spavento. La notte Helmut viene svegliato dal guaire dei cani. Assieme al maggiordomo esesce dall'abitazione per verificare la situazione. Lasciato Bates a guardia della porta ed ancora con le sue vesti da camera, si lascia guidare dai cani verso il punto in cui giace il Vecchio Fred, con il volto lacerato da artigli e la testa spappolata. Recuperato il corpo e portato nella ghiacciaia affinché non si decomponga, torna a casa a dare la brutta notizia. Mentre Harry viene tenuto all'oscuro della tragedia, per non turbare ancora di più la sua fragile mente, tutti reagiscono con palese incredulità e sgomento, se non con irritazione dato che si è contemporaneamente scoperto come il defunto fosse anche un bracconiere. A questo punto Helmut e Dorothy decidono di dare un'occhiata alla cava e vengono accompagnati da Meddler, che conosce la zona e li mette in guardia sulla pericolosità del terreno. Il luogo pare abbandonato da tempo, il terreno è franoso e sdrucciolevole e all'interno della cava si trova una pozza d'acqua tutt'altro che gradevole. Una piccola costruzione avvolta dai rampicanti, forse un vecchio deposito degli attrezzi, attira l'attenzione di Helmut. I tre si avvicinano ed aprono la porta. In un angolo oscuro si intravede un qualcosa di verde e peloso...
I due militari avanzano verso la misteriosa entità, l'uno con la pistola in pugno, l'altro sfoderando la lama racchiusa nel suo bastone da passeggio. Il fratello di Gertrude infilza la pelliccia verdastra e la solleva, rivelando quello che pare essere un costume dalle fattezze inquietanti e gli artigli di una tigre. I tre rientrano quindi verso la residenza, portando con loro l'inquietante trofeo. Durante il tragitto alcune ilazioni non particolarmente velate dell'ufficiale prussiano irritano palesemente Meddler, che non gradisce l'essere considerato un sospettato di quella che, a suo dire, è una macchinazione ordita da qualche villico per mantenere viva la leggenda dell'uomo verde. Una volta rientrati, anche grazie all'affabilità della padrona di casa, gli animi si quietano e i due investigatori, con la collaborazione di Meddler, si organizzano per la notte che sta per giungere. Mentre l'aitante ufficiale britannico si sistemerà nel capanno per sorprendere coloro che potrebbero andare a cercare il travestimento, Helmut e Dorothy rimarranno in casa Forby, per offrire protezione e supporto qualora si verificassero imprevisti, dato che la signora Forby potrebbe altrimenti contare unicamente sul non più giovane Bates e sul fratello aleggiano ragionevoli dubbi di un suo coinvolgimento nella sgradevole vicenda.
E' il 4 agosto e il clima continua ad essere terribilmente torrido. Harry sembra essere peggiorato ancora, non fa altro che lamentarsi dicendo di voler morire. Dopo averlo sistemato per la notte, Gertrude rimane a chiacchierare amichevolmente con l'ufficiale prussiano, mentre la dottoressa, portando con sè il sacco contenente il travestimento di pelliccia, vaga per il piano terra alla ricerca di un qualcosa, anche solo di un'idea. Gertrude infine si ritira ed Helmut rimane a rimuginare al piano di sopra, quando qualcosa abbatte la porta d'ingresso. E' la dottoressa la prima a scorgere la statua di bronzo raffigurante Icaro, che pare essere dotata di vita propria, spalanca gli occhi che paiono umani e comincia ad avanzare verso la scala che porta al piano superiore. Allarmato dalle grida della donna Helmut sdfodera dapprima la sciabola, spezzandola colpendo la statua e rivelando un orribile segreto: nella scheggiatura si scorgono chiaramente delle ossa. Chiamando Bates e gridando l'allarme, l'ufficiale comincia a sparare sperando di danneggiare quella cosa che non dovrebbe muoversi, ma che invece continua ad avanzare salendo le scale e dirigendosi senza tentennamenti verso la stanza in cui si trovano Harry Forby e sua moglie. Ogni colpo di pistola scuote la già debole mente del padrone di casa, che cade in uno stato catatonico nel momento in cui la statua irrompe nella stanza, fra le grida di terrore della consorte, che perde quindi i sensi. Helmut riesce a fermare la statua poco prima che raggiunga il suo obbiettivo, salvando così Harry Forby da una morte inconcepibile. Esaminando la statua, l'ufficiale comprende come questa sia stata colata sul corpo di un uomo, e un contenitiore a forma di uovo di bronzo racchiude al suo interno la spiegazione degli eventi, oltre agli appunti sulle tecniche di fusione utilizzate dal defunto artista Nicolas Forby.
Nicolas, accecato dalla gelosia in un'estate particolarmente torrida, aveva ucciso colui che riteneva essere l'amante della consorte e padre naturale di quello che riteneva essere suo figlio: il pittore Christopher Lehmann, di cui non si era saputo più nulla.
Richiamato da Bates, Meddler rimane sconcertato alla vista della statua e del suo macabro contenuto, e sembra palesemente turbato. Ritiene che quegli appunti possano rivelarsi utili e chissà, servire a risollevare un po' la situazione economica della famiglia di cui fa, forzatamente a causa del suo essere stato disposto tra i riservisti, parte. Harry é particolarmente provato, ma nulla che le adeguate cure mediche e le attenzioni della sua fedele consorte non possano risolvere col tempo. Gli effetti della maledizione che gravava sulla famiglia Forby a causa delle azioni di Nicolas sono state fermate, la statua verrà fatta scomparire e la vita nella magione tornerà, seppur lentamente, quella serena di un tempo. Gli investigatori, che dovranno mantenere un'ovvia discrezione sugli eventi, possono finalmente tornare a casa...

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